La Chiesa taoista d'Italia ringrazia Religions for Peace e in particolare il president Dott. Luigi De Salvia, per l'invito a partecipare a questo seminario interreligioso sul ruolo delle Religioni per una Europa di Pace.
Quello che segue è il discorso tenuto dal Prefetto C.T.I. Rev. Li Xuanzong
Purtroppo non ci sono pervenuti i testi degli altri relatori.
Premessa
Cari Amici, Sorelle e Fratelli delle altre Fedi,
buon giorno a voi.
Io non credo che l’Europa abbia bisogno di pace.
Non siamo in guerra!
O lo siamo visto che cerchiamo la Pace?
In realtà lo siamo. Eccome!
Anche se non con le armi.
La Storia, i conflitti sociali che sono davanti a noi, ce lo dimostrano.
Qual è la causa?
1 - Siamo tutti interconnessi
In Occidente Dio, il Mondo e Io sono considerati 3 entità distinte e separate.
Questo comporta:
un Dio da compiacere
un Mondo da conquistare
altri Uomini con cui competere, esattamente come fanno gli altri animali.
Le risultanti sono storicamente 3:
POTERE, SUPREMAZIA e GUERRA per ottenerle.
Il Taoismo vede Dio, il Mondo e gli Uomini come una Grande Unità
in cui ogni parte ha il diritto di esistere secondo la sua natura.
Noi taoisti crediamo che ogni componente dell’esistente è interconnesso e influisce sul resto.
L’effetto butterfly può essere un esempio di questo modo di pensare.
La risultante si chiama: RISPETTO, TOLLERANZA e PROTEZIONE RECIPROCA.
2 - la società
La società, come sappiamo, può essere di due tipi: Naturale e Artificiale.
Nella prima i membri si relazionano faccia a faccia, per questo sono legati emozionalmente, il leader non ha il potere di imporre la sua volontà ma dirige la comunità con il suo consenso e l’approvazione.
Tutto questo mantiene la società unita e in armonia.
La seconda, come quella europea, è artificiale perché si fonda su una ideologia
e tutta la società è strutturata per sostenere l’ideologia stessa.
La cosa peggiore di questo tipo di società è che l’individuo, la persona umana, scompare.
I bisogni delle persone passano in secondo piano, rispetto a quelli della società stessa.
Infatti, l’Unione Europea è una “unione” ma non è, ancora, una Unità.
Perché Non abbiamo ancora valori comuni.
3 - Valori:
L’ETICA, l’agire, il fare, è determinato dai Bisogni, per la persona, e dai Valori che guidano la società.
Se i Valori, dell’Unione Europea rimarranno quelli finalizzati agli interessi finanziari, economici e politici dei partiti, non avremo mai la pax sociale.
Se il Valore è l’Europa come entità, fine a se stessa, e fin quando si darà valore alle cose, e non alla Persona Umana e al mondo in cui vive,
ci saranno ladri e briganti, il potere dei pochi e la sofferenza del popolo.
4 - L’impegno delle religioni
L’Armonia, la pace, la cooperazione, sono possibili se lavoriamo per un Meta-Progetto comune, giustificato, però, dalla consapevolezza
che siamo figli della stessa Madre e membri della stessa Famiglia.
Se vogliamo una Europa in pace dobbiamo promuovere i Valori centrati sulla persona
ma nella prospettiva
della Trascendenza, al minimo,
della Religione, al massimo.
La religione può fare molto di più e meglio della Politica, per il bene-essere del popolo.
Perché parla al cuore degli uomini, non alle loro tasche.
La religione è la VERA sinapsi tra culture e civiltà differenti.
È vero che le religioni sono chiuse in se stesse teologicamente
Ma hanno un aspetto in comune: sono aperte all’uomo
Per questo hanno il potere e il DOVERE di educare la società ai Valori Umanitari.
Il Taoismo in Europa
Lo ripeto, credo che l’Europa, più che di pace, abbia bisogno di Armonia
e in questo il Taoismo può contribuire moltissimo per 4 ragioni:
1. La sua presenza sul territorio. In ogni nazione europea esiste una associazione taoista e gruppi di fedeli.
2. Il suo pensiero, i suoi simboli, sono oramai universali: tutti riconoscono, ad esempio, il simbolo del Taiji con le due componenti Yin-Yang e sanno che il Taoismo è una religione non assertiva e monolitica, ma è dialogante e aperta all’altro da sé.
3. Tutti i suoi valori immanenti sono centrati sulla Persona Umana, come, del resto, tutte le altre Grandi Religioni.
4. Soprattutto però, nel nostro modo di pensare, non esiste la “O” ma esiste la “E”.
Mi spiego:
Per il pensiero occidentale, “Questo” e “Quello” non possono coesistere nello stesso momento.
O sei studente o sei insegnante. Ad esempio.
Per il pensiero taoista, invece, “Questo” e “Quello” non solo coesistono ma costituiscono una Unità, per quanto in continua Trasformazione.
Da insegnante so che posso apprendere dai miei studenti. Senza soluzione di ruoli.
Il Taoismo non si radicalizza su nessuna delle due sponde dicotomiche.
Noi riteniamo che la pace è il rovescio della guerra perché si auto-determinano a vicenda.
Fin quando rimarremo nella dicotomia:
“Pace-Guerra”, “Io-l’altro”, “questo-quello”,
non usciremo dai conflitti.
Per questo, il Taoismo, non è una religione per la pace.
Il Taoismo è la religione dell’Armonia.
Da taoista io penso che,
realtà differenti, DEVONO co-esistere
e nostro compito, in quanto religiosi, è armonizzare la relazione,
senza che nessuno rinunci alla propria identità,
nella prospettiva del BENE comune e animati dagli stessi Valori.
La Chiesa Taoista d’Italia
Le Religioni devo uscire dalle chiese, dai templi e stare in mezzo alla gente, per strada.
Il contatto diretto permette la conoscenza reciproca e la scoperta che quello che ci unisce è molto di più di quello che ci separa.
Sono 24 anni che la CTI promuove questi valori organizzando centinaia di eventi per portarli al popolo nella prospettiva di raggiungere una massa critica culturale che influenzerà la società.
In particolare, in comunione con altre religioni, abbiamo dedicato gli ultimi 4 anni ai valori etici per noi fondamentali:
Compassione, Frugalità, Umiltà e, il 2017, all’Armonia.
Conclusione
Un momento storico, cruciale e delicato come quello che stiamo vivendo, richiede l’azione nelle Storia, di tutti le religioni. Insieme possiamo e dobbiamo farlo.
Termino con le parole di un grande santo taoista del 12° sec. Wang Chongyang, contemporaneo di San Francesco e come lui fondatore di un ordine monastico la cui regola è simile a quella Francescana, ancora attivo dopo 800 anni, il quale ha scritto:
Gli uomini sono i più intelligenti fra gli esseri viventi.
Poiché sono intelligenti, dobbiamo amare e rispettare la loro vita.
Qualunque cosa tu faccia,
devi preoccuparti della reputazione degli uomini e di come migliorarla.
Questo è amare gli uomini!
Se l’Europa amerà gli uomini
allora possiamo dire:
Felice Europa a tutti noi.