Redazione di un Fu
Il Fu è una “creazione”, un atto ancestrale in cui il
sacerdote taoista incarna il potere divino di dare vita a “qualcosa”.
Energia e materia vengono coesi e fusi in una forma che è,
allo stesso tempo, materia e energia.
La sua redazione è un atto solenne e formale perché siamo al
cospetto del Divino e il Fu deve
essere scritto secondo i protocolli.
Solo in questo modo esso potrà essere approvato e diventare
un atto della burocrazia celeste.
Un chìlìng敕令, un ordine Imperiale che non ammette rifiuti e va
eseguito immediatamente.
Ecco perché, prima di redigere un Fu, è necessario un breve periodo di purificazione che può durare
anche giorni, in cui si segue una dieta strettamente vegetariana, non si beve
alcol, non si hanno rapporti sessuali.
Se il Daoshi si
ammala o ha una preoccupazione o prova un sentimento molto forte, non può
redigere il Fu. Egli deve pulire e
purificare il suo corpo e indossare abiti puliti adatti per la cerimonia.
In maniera molto sintetica ecco la procedura:
1) Innanzitutto il Daoshi
sceglie tempo adatto secondo il calendario liturgico.
2) Prepara e consacra tutto l’occorrente perché, una volta
iniziato, il rito non può essere interrotto.
3) Poi deve portare la sua mente ad un stato di calma
assoluta (zuowang 坐忘).
Qualsiasi emozione, buona o cattiva che sia, inficerà il Fu.
Il vuoto del cuore e della mente è necessario per creare
uno spazio in cui ricevere la divinità dentro di sé e per poter produrre le
opportune visualizzazioni interiori e esteriori.
4) Quando lo spazio sacro interiore è stato creato, si passa
a quello esteriore purificandolo con acqua benedetta e recitando il Jing Tian Di Shen Zou, Purificare
Cielo e Terra.
5) Segue il bai shen
拜神,
offrendo incenso sull’altare, invitando la divinità a discendere e si
continua finché non la si “vede”,
cantando o recitando l’appropriata invocazione, shenzhou神咒.
6) A questo punto, visualizzato il Fu nella sua interezza, lo
scrive, senza mai interrompere.
Il respiro segue la mano (su questo punto non posso dire di più).
7) Terminata la redazione, il Fu viene ufficializzato
apponendo vari timbri che di solito sono tre:
a)
la divinità invocata.
b)
la scuola di appartenenza o il “dipartimento”
celeste da cui dipende il Daoshi.
c)
il sigillo personale di certificazione del Daoshi.
8) Poi lo poggia sull’altare, accende l’incenso e chiede alla
divinità di attivare il Fu con il suo Potere.
9) Il Daoshi assume
il mudra della spada, Jian zhi, e
infonde nel Fu anche la sua virtù spirituale, secondo quanto gli è stato
insegnato.
10) Si bruciano in offerta le “carte dorate”, jīnzhǐ金紙.
11) Si sacralizza il Fu
passandolo tre volte in circolo sul fumo dell’urna dell’incenso, recitando le
giuste invocazioni.
12) Si invita la divinità a lasciare l’altare e tornare alla
sua sede celeste recitando o cantando invocazioni di congedo.
Perché mantenere “nascosti” i Fu
In realtà, dal punto di vista religioso, non esistono
segreti. Si segue un percorso evolutivo personale e didattico progressivo. Si
può fare solo ciò che si conosce. Dal punto di vista del fedele che riceve un
Fu, invece, stiamo parlando di potere interiore e come va mantenuto e
amplificato.
Vi porto due esempi: la connessione ad internet e un sentimento
nascosto.
Tutti sanno che più connessioni sono aperte, meno veloce si
naviga. Se abbiamo un solo computer aperto, esso sfrutterà tutta la banda e
andrà alla massima potenza, in base alla sua struttura, ovviamente. Più
mostrerete il vostro Fu e più connessioni
si apriranno, facendo diminuire la velocità della sua efficacia. Vi sarà
capitato di avere uno sgarbo da qualcuno ma voi non lo avete risolto subito
pensando che fosse una sciocchezza. In realtà la percezione si trasforma in
emozione e quest’ultima in sentimento e quando il sentimento sarà diventato
così potente dentro di voi, non potrete fare a meno di agire contro chi vi ha
offeso. Tutto questo non sarebbe successo se lo avreste risolto subito o
svanirà nel momento in cui “comunicherete” il vostro disappunto alla persona.
Una volta evidente che è stata solo una nostra mal interpretazione
oppure che veramente lui ci voleva offendere, tutto diventa chiaro. Ci
scuseremo o sapremo che abbiamo un nemico.
In entrambi i casi, dentro di noi non resterà niente. Il
sentimento avrà perso il suo potere.
Questa dinamica umana, viene sfruttata per potenziare i Fu. Serbatelo, tenetelo segreto, non
mostratelo. Quale giocatore mostrerebbe le carte che ha in mano? Più lo
manterrete segreto e fuori della vista altrui, meglio sarà. Soprattutto fatelo
crescere dentro di voi!
Ultime raccomandazioni
Personalmente trasmetto questi insegnamenti solo a discepoli
molto avanzati nella pratica religiosa.
Comunque, non basta stampare un talismano perché svolga la
sua funzione. Esso deve incorporare una specifica potenzialità divina, tramite
precise preghiere e formule cerimoniali, e il maestro taoista deve essere
padrone della visualizzazione interiore ed avere il potere di dominare le varie
divinità interne ed esterne a lui stesso così come gli spiriti, demoni e le
anime vaganti.
Scrivere un Fu sopra un oggetto è come per un prete
cattolico fare la croce su di esso.
Il Fu può essere
molto complesso e la croce molto semplice ma quello che conta è chi lo esegue,
la sua forza spirituale e, soprattutto, il potere religioso che ha. Infine vi
invito a riflettere su tre punti:
1)
Un Fu va pagato
ma non può avere un prezzo.
Qualcosa in cambio, in questo mondo o nell’altro, bisogna
darlo. Solo pagandolo il Fu
diventerà di vostra proprietà, altrimenti appartiene a chi lo ha redatto. Il
mio maestro chiedeva di fare un’opera di bene per i poveri, in cambio dei
suoi Fu. Personalmente seguo le sue orme. In breve, basta anche un solo
Centesimo o, se lo sentite, potete fare un’offerta al vostro tempio ma nessun
maestro taoista (Daoshi) chiederà
mai denaro per un Fu.
2)
In giro e su internet ho visto che ci sono persone che “vendono” i Fu.
Questi talismani “magici”
sono visivamente molto semplici perché per lo più derivano da superstizioni popolari e il venditore crede
che non ha bisogno dell’assistenza e della protezione degli Esseri Divini,
millantando un “potere” che proprio
non può avere, perché, se parliamo di Fu,
manca la controparte celeste del sigillo. Quindi è un ordine che verrà mai eseguito.
3)
Non “giocate”
con i Fu. Sono una cosa
estremamente seria.
Anche se non volessimo tenere conto degli aspetti sacri e
religiosi, essi sono fatti della stessa sostanza degli archetipi, scatenano
forze dall’inconscio, sia in chi lo costruisce e sia in chi lo riceve, che
senza la necessaria “conoscenza”
diventano difficile da gestire.
Una tigre non è buona o cattiva.
È una tigre.
Glossario di termini ricorrenti nei Fu
安
ān
quieto; tranquillo; calmo; tranquillizzare; calmare;
salvo; sicuro.
保
bǎo
proteggere; difendere; salvaguardare; conservare; mantenere; garantire;
assicurare.
大
dà
grande.
帝
dì
imperatore.
地
dì
terra
法
fǎ
in forza di.
奉
fèng
offrire una petizione; Presentare con rispetto (ai
superiori, agli antenati, alla divinità); essere in attesa e accettare un
ordine da un superiore; credere in (una religione).
符
fú
sigillo, talismano
罡
gāng
il nome di alcune stelle; la divinità che si suppone abita
in esse.
光
guāng
luce; raggio; lume. lustro; splendore; fulgore; onorato;
glorioso; onore; gloria
鬼
guǐ
demone, fantasma
化
huà
cambiare; trasformare; convertire in.
火
huǒ
fuoco
九
jiǔ
9
雷
léi
tuono (terrifico,
terrificante)
力
lì
potenza; forza; abilità.
靈
líng
spirituale
令
lìng
comando, ordine, decreto. Fare in modo che una cosa venga
eseguita o fatta.
龍
lóng
drago
命
mìng
vita; destino; sorte; fato. ordine; comando; ordinare;
comandare.
命令
mìnglìng
ordine, commando (dato e ricevuto)
清
qīng
puro
人
rén
persona
日
rì
sole
煞
shā
porre fine a; fermare; serrare; stringere.
煞
shà
demonio; spirito maligno.
山
shān
montagna
身
shēn
corpo; struttura fisica; vita; persona fisica.
神
shén
spirito
束
shù
legare; fasciare; allacciare; controllare; limitare.
水
shuǐ
acqua
天
tiān
cielo
五
wǔ
5
仙
xiān
immortale, essere trascendente
協
xié
cooperare; collaborare; coadiuvare; armonizzare, aiutare,
assistere.
玄
xuán
nero; scuro; profondo; recondito; astruso; mistero.
押
yā
impegno, obbligo. Impegnare, vincolare. Custodire e
proteggere.
月
yuè
luna
宅
zhái
residenza; casa; tomba.
正
zhèng
retto; diritto; dritto; giusto; regolare; correggere;
rettificare, aggiustare.
主
zhǔ
padrone; signore; Dio.