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Il Saluto Taoista

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Taoismo, taoismo, Tao, Daoismo, daoismo, Dao, yin yang, wu xing, bagua. La Chiesa Taoista d'Italia promuove il Taoismo (Daoismo) seguendo il Tao (Dao), per i taoisti.

Il Saluto Daoista


Noi daoisti non amiamo le cose complicate. Preferiamo focalizzarci sulla semplicità e sulla umiltà. Questo si riflette anche sul modo di salutarci. Quando due daoisti si incontrano, si salutano alla antica maniera cinese: in generale non ci si tocca, per cui non ci si abbraccia, né si danno baci sulla guancia, né ci si stringe la mano, né si dice “ciao” a distanza. La ragione antica di questo approccio è salutistica: serviva ad evitare contaminazioni e contagi tramite il contatto fisico. Per quanto ci riguarda, esprime la semplicità e l’umiltà ma esso è anche denso di altri significati. Il saluto può essere formale o informale, tra pari o tra daoisti di differente livello, in piedi o in ginocchio. Non vi potete rivolgere ad un Dao Shi 道士, specialmente se anziano, come se fosse vostro collega di studio.  Lui risponderebbe con un sorriso ma sarebbe un atto di presunzione, quanto meno di ignoranza, da parte vostra. Quando salutate un vostro pari, basta inclinare la testa e accennare l’inchino. Non dovete prostrarvi, il vostro collega penserà che lo state prendendo in giro.


Il tronco


Inclinare il tronco è una comunicazione: più lo inclinate, più il saluto diventerà formale e sarà proporzionale al grado spirituale che ha colui che vi sta di fronte.

Saluto in piedi


Normalmente ci si saluta stando dritti uno di fronte all’altro, ad una distanza che consente l’inchino ad entrambi.

Saluto in ginocchio


Anticamente, mettere le ginocchia a terra era un formale atto di resa in caso di sconfitta o di assoluta obbedienza, come di fronte all’imperatore, quando si ricevevano gli ordini o una investitura. Inginocchiarsi e prostrarsi sono atteggiamenti estremi che vanno eseguiti solo in particolari circostanze. Questa forma di saluto si applica, infatti, esclusivamente in due casi: di fronte all’altare o verso il proprio maestro e solo in eccezionali circostanze, come per la cerimonia di iniziazione.

Le mani

Ci sono vari modi di unire le mani per salutare (mudra
) e il loro posizionamento varia tra uomini e donne. Il più comune consiste nell’avvolgere il pugno destro con la mano sinistra (viceversa per le donne). Il pollice sinistro si incunea nel vuoto tra l’indice ed il pollice destro. La figura che ne viene fuori è il Taiji che indica l’intero universo e lo stato di dinamica armonia fra Yin e Yang. La sinistra è considerata Yang, bontà, positiva, la luce, la saggezza. La destra Yin, cattiveria, negativa, il buio, la forza bruta. Salutarsi formando il Taiji con le mani ci ricorda che dobbiamo dominare la forza con la saggezza, il buio con la luce, la cattiveria con la bontà. Le mani vanno portate all’altezza del cuore o della gola, distanti un palmo dal petto mentre i gomiti vengono tenuti in basso.


Formula di saluto


In generale, si può salutare semplicemente con le mani che formano il Taiji, inclinando il corpo, senza dire niente. Fra pari si usano le formule: dào yǒu 道友, amico del Dao; oppure tóng dào 同道, insieme, simili nel Dao (tóng xué 同学, compagni di studio, studente).

Protocollo di inizio e fine della lezione


Shàng kè chéng xù 上课 程序  : Protocollo di inizio lezione.
Xià kè chéng xù      下课 程序 : Protocollo di fine lezione.
   
L’Allievo più anziano (Shī xiōng 师兄) dice:           起立   Qǐlì!       In piedi!
                                                                      行礼   Xínglǐ !   Saluto!


Tutti insieme:                                                    师父 , 福生无量天尊。
                                                                      Shīfù , fú shēng wúliàng tiān zūn
                                                                      Maestro, (Possa) la benedizione divina essere sempre con te.


Il Maestro risponde:                                           学生们 , 无量 寿 福
                                                                      Xuéshēng men, wúliàng shòu fú
                                                                      Studenti, (vi auguro) lunga vita e  illimitata benedizione divina .



 
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